Riccardo Pedicone

” La postura migliore da avere nel mondo è proprio quella dell’allievo, ma questa sensazione porta con sé anche un disagio, ovvero, il chiedersi in modo ricorrente: sono nel mio posto nel mondo? O meglio: sono nel posto in cui io volevo essere?”
Riccardo Pedicone
Quando hai qualcosa da dire, l’età non conta. Conta la voce, la visione, il coraggio di mettersi in gioco. Riccardo Pedicone ne è la dimostrazione vivente: classe 2003, nato a Pordenone e cresciuto tra le parole, oggi è una delle voci più sorprendenti della nuova generazione culturale italiana.
Scrittore, autore radiofonico, promotore culturale, Riccardo ha pubblicato il suo primo libro – L’inesatto attimo in cui siamo morti – a soli 17 anni. Da allora, non ha mai smesso di interrogare la realtà, riscriverla, “magnificarla” – come ama dire – attraverso la scrittura. I suoi ultimi lavori, Nasco oggi, ora lo so e E sembra quasi vero (Rizzoli, 2025), confermano una vocazione precisa: fare della parola un ponte, uno strappo, un’urgenza.
Ha collaborato con Radio Deejay, ha fatto parte del team editoriale del podcast BSMT di Gianluca Gazzoli, ma ha scelto di lasciare tutto per tornare al cuore delle storie. Si è rimesso in discussione, persino lavorando come barista, per guadagnarsi fiducia e tempo. Ha fondato l’associazione culturale NOCE a Milano, dove organizza eventi, gruppi di dialogo nei bar, distribuisce libri a chi non li cerca ma ne ha bisogno. Perché, dice, “la letteratura è una scomodità che apre possibilità”.
Riccardo Pedicone non cerca platee facili. Scrive con urgenza, con visione, con quella fame di senso che attraversa chi sa che ogni parola può essere un atto politico, un gesto d’amore, un tentativo di verità.
A EOLIè25 porta la sua idea di letteratura come luogo scomodo, creativo, necessario. In un festival che riflette su amore e tradimento, la sua voce giovane ma profonda offre uno sguardo generazionale che non si accontenta della superficie. Riccardo scrive per chi vuole capire di più. Per chi cerca storie che facciano rumore dentro. E così, insieme al Prof. Pier Paolo Bellini, ma soprattutto attraverso i giovani di “Eoliè young”, Giacomo, Giorgio, Giuseppe, Gian Maria, Luca, Francesca, Maddalena, Valentina, Alessandro, Giovanni, Davide ed altri amici, Riccardo risponderà alle domande più scomode e sincere, quelle che forse i giovani più di chiunque altro, possono formulare. Riccardo risponderà, oppure amplificherà ogni domanda, così da renderne assordante la “non risposta”?